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Genere: drammatico, sentimentale
I ragazzi entrano nell'IPM di Napoli perché hanno "sbagliato". Tra quelle mura a picco sul mare hanno la possibilità di navigare nel loro mare interiore, crescere, innamorarsi e cambiare.
Trama: Carmine Di Salvo e Filippo Ferrari sembrano non avere nulla in comune: il primo sogna di diventare un parrucchiere professionista, pur essendo nato in una famiglia camorrista dalla quale vorrebbe solo scappare per costruirsi un futuro onesto; il secondo, in vacanza nel capoluogo campano con tre suoi amici, è un promettente pianista nato in una famiglia benestante di Milano. Entrambi vengono arrestati e rinchiusi in regime di custodia cautelare nel carcere minorile, dove vengono subito notati e presi di mira dal detenuto Ciro Ricci, figlio di un boss camorrista e affermatosi anch'egli come capo tra le mura del penitenziario. Nel settore femminile giunge invece Naditza, una zingara rom con la quale Filippo avrà una tormentata e complicata storia d'amore.
Nonostante l'inizio altamente drammatico, Filippo e Carmine divengono migliori amici e la loro presenza ribalta l'equilibrio nel penitenziario compreso il posto di leader appartenente al dispotico Ciro. Le circostanze e gli avvenimenti che vedranno come protagonisti principalmente Ciro Ricci, Carmine Di Salvo e Filippo Ferrari daranno l'avvio ad una continua serie e catena di causa ed effetto e dando così vita a tante vicende che implicheranno anche nel futuro chiunque stia loro vicino.
Tutti i detenuti hanno storie particolarmente difficili e complesse: alcuni provengono da famiglie criminali e non hanno alcuna intenzione di cambiare vita; altri pur essendo cresciuti in ambienti criminali con fatica vogliono distaccarsene per vivere diversamente; alcuni provengono da un ambiente familiare disfunzionale rimanendo così abbandonati a sè stessi; altri hanno commesso degli errori perché esasperati dai soprusi degli adulti; alcuni sono stati arrestati per crimini non commessi; altri ancora, nati in famiglie oneste, hanno subíto il fascino del cosiddetto "sistema" e l'illusione dell'agiatezza che esso garantirebbe lasciandosi trasportare e influenzare dalle cattive compagnie.
A cercare di far capire ai ragazzi che è possibile cambiare radicalmente strada e vivere onestamente ci sono la direttrice Paola Vinci, il comandante della polizia penitenziaria Massimo Esposito, l'educatore Beppe Romano e le guardie. Ciascuno di loro, a proprio modo anche grazie alle proprie esperienze in campo sia lavorativo che personale, cerca di dimostrare e si impegna far capire ai detenuti che una via diversa è sempre possibile.
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